domenica 29 gennaio 2012

Spegni la TV. Esci di casa. Conosci i tuoi vicini. Saluta la gente.
Osserva quando cammini. Siediti sulla tua veranda. Pianta dei fiori.
Usa la libreria. Gioca insieme agli altri. Compra dai mercanti locali.
Condividi ciò che hai. Aiuta un cane sperduto. Porta i bambini al parco.
Onora gli anziani. Sostieni le scuole di quartiere. Aggiusta cose che non hai rotto tu.
Coltiva insieme ad altra gente. Raccogli la spazzatura.
Leggi storie ad alta voce. Parla con il postino.
Costruisci un'altalena. Aiuta a trasportare qualcosa di pesante.
Baratta. Riscopri le tradizioni. Fai domande.
Assumi giovani per dei lavori. Organizza feste. Cucina per più persone e condividi.
Chiedi aiuto quando ne hai di bisogno. Apriti agli altri. Condividi le tue abilità.
Alza la musica. Abbassa la musica. Ascolta prima di reagire con rabbia.
Risolvi conflitti. Cerca di capire.
Impara da nuove e scomode angolazioni. Sappi che nessuno è silenzioso e molti non ti staranno ad ascoltare. Lavora per questo cambiamento.

lunedì 16 gennaio 2012

Visite guidate gratuite al Parco ed ai lavori in corso

In attesa dell’inaugurazione e di poter accedere liberamente al parco, noi dell'Associazione Parco Uditore con l'aiuto dell'Associazione AGESCI - Zona Conca D'oro, organizziamo delle visite guidate, ogni 2 domeniche, di circa 50 minuti per le date seguenti:
29 gennaio
12 febbraio
26 febbraio
11 marzo
25 marzo


3 partenze al giorno sono previste: alle ore 10:00 – 11:00 – 12:00

Nell’occasione sarà possibile dare uno sguardo sul fondo e sui lavori in corso, conoscere meglio la storia e la flora di Fondo Uditore.
E’ possibile prenotarsi, inviando una mail a: info@uparco.org

Appena il limite di 30 persone verrà raggiunto, sarà segnalato nell’evento.
T’invitiamo allora a consultare le altre partenze e/o date per scegliere un’altra data.

Associazione Parco Uditore (U'Parco) http://www.uparco.org/?page_id=27
AGESCI http://www.zonaconcadoro.it/

https://www.facebook.com/events/303961829640690/

TgR Sicilia - RAI3_14-01-12 14:00 - Parco Uditore

mercoledì 11 gennaio 2012

DOCUMENTO FINALE FORUM SUI BENI COMUNI - i cantieri che vogliamo

Nel tempo della crisi economica e finanziaria globale, sperimentiamo ogni giorno sulle nostre vite il fallimento dei meccanismi democratici tradizionali e la costante erosione di uno spazio pubblico agibile, condiviso e partecipato. Le nostre esistenze sono segnate da una precarietà insostenibile e dall’impossibilità di progettare il futuro, ma anche da un progressivo isolamento che aumenta il senso di vulnerabilità e impotenza soggettivo e rende difficile immaginare azioni e proposte collettive. A questa condizione individuale corrisponde la sottrazione di risorse e spazi che dovrebbero essere condivisi, ma vengono invece mercificati e gestiti esclusivamente secondo logiche di profitto e rendita. Questo paradigma di sfruttamento, in atto a livello globale, diventa pernicioso per la nostra città fondendosi con comportamenti sociali diffusi, pratiche e meccanismi storici di gestione e controllo mafiosi del territorio, dei beni e delle istituzioni. Dal riconoscimento di questa condizione, che potremmo definire di “male comune”, è però possibile operare uno scarto che ci porti al di fuori del nostro isolamento e arrivi a prospettare un orizzonte di “bene comune” possibile.
La riflessione sull’abbandono degli spazi pubblici (e con essi sull’abbandono della città) è stata l’occasione per ripensare la possibilità della riapertura di uno spazio politico, di discussione e iniziative condivise, su questioni che ci riguardano in prima persona ma che uniscono in modo inestricabile il locale con il globale. Lo spazio politico che ha iniziato a essere vissuto e costruito in questi giorni, proprio grazie alle pratiche che ha saputo esercitare, è in sé non strumentalizzabile e non strumentale. Anche se rimane aperto all’interlocuzione, questo spazio si sottrae con forza a qualsiasi infiltrazione che intenda piegarlo a interessi elettorali o particolaristici che non pongano al centro la nozione di bene comune. Lo spazio che costruiamo si pensa al contempo come autonomo e costituente.
Il paradigma fondante del movimento cittadino Cultura Bene Comune si oppone infatti alla pura logica del mercato che in questi anni è stata portata avanti da soggetti sia pubblici che privati. Per beni comuni intendiamo le risorse naturali come l’acqua, indispensabili alla sopravvivenza; quelle materiali come gli spazi culturali sociali e politici, indispensabili al benessere di tutti, e quelli immateriali come i saperi, le arti e le culture.
Per essere comune, un bene deve essere riconosciuto come tale, e come tale rivendicato, gestito e reso accessibile.
Affermare e mettere in pratica di questo paradigma non significa per noi che le istituzioni pubbliche possano sentirsi legittimate a sottrarsi ai propri doveri nei confronti della collettività, e sottolinea anzi il fallimento della funzione statale quale garanzia dell’interesse collettivo e della democrazia. Le istituzioni pubbliche non devono dunque sottrarsi al proprio dovere di trasparenza, onestà e correttezza nella gestione della cosa pubblica e al contempo accogliere e sostenere modelli di gestioni partecipati, accessibili e quindi realmente democratici dei beni comuni. Ciò significa innanzitutto impegnarsi a rendere indisponibili alla mercificazione i beni definiti come tali.

I Cantieri culturali della Zisa rappresentano per noi il primo degli spazi cittadini da salvaguardare in questo senso per il valore concreto e simbolico che hanno avuto nella storia recente di Palermo e per il grave stato di degrado in cui abbiamo accettato che fossero lasciati. Dai Cantieri partiamo per sperimentare e proporre alla città un modello di azione virtuosa e al contempo un laboratorio di gestione alternativa di spazi e risorse che sia riproducibile ed estendibile. I Cantieri della Zisa inoltre si prestano a diventare un luogo di messa in opera di modalità di finanziamento dal basso innovative ed ecologicamente sostenibili come quelle legate alla produzione di energia fotovoltaica.
Questo percorso muove da alcuni obiettivi immediati: vogliamo che spazi come il museo di arte contemporanea e la sala cinematografica Vittorio De Seta, realizzati e allestiti con un impiego massiccio di risorse pubbliche e scandalosamente inutilizzati, siano subito riaperti al pubblico e subito ci impegniamo a vigilare su questo processo e a parteciparvi attivamente.

Rispetto al futuro dei Cantieri quanto sta accadendo in questi giorni è la più palese “manifestazione di interesse,” ben diverso da quello che obbedisce a logiche di mero profitto, da parte di numerose associazioni, artisti e cittadini riuniti nel movimento Cultura Bene Comune, in grado di fare rivivere e riconoscere questi luoghi, appunto, come beni comuni.
Venerdì 13 gennaio alle ore 19.00 tutta la cittadinanza di Palermo è invitata a partecipare all’assemblea pubblica presso il Palazzo Riso, Via Vittorio Emanuele 365.

martedì 10 gennaio 2012

Sabato 14 gennaio, alle 10:00 ci sarà la presentazione ufficiale di questo grande progetto per Palermo. Chiunque potrà venire a visitare i lavori in corso al parco per rendersi conto in prima persona dell'avanzamento dei lavori. Saranno organizzate visite guidate. L'inaugurazione sarà il 7 aprile.

Per maggiori informazioni visitate il sito della nostra associazione
Associazione Parco Uditore http://www.uparco.org/?page_id=27

sabato 7 gennaio 2012

Il Parco ieri dopo l'incredibile grandinata

Parco Uditore a Palermo - I Protagonisti

Per un aggiornamento sui lavori al parco:
queste sono le foto scattate tra il 3 ed il 30 dicembre scorso.
Ma il video è sopratutto un omaggio a tutti i Palermitani, ai Siciliani che si stanno impegnando per far nascere un nuovo parco a Palermo.
Un omaggio a questi cittadini che hanno a cuore il bene comune e che collaborano alla realizzazione di questo grande progetto.