venerdì 25 marzo 2011

Partecipiamo in massa a questa marcia!!!


(...)sappiamo che un enorme lavoro attende ciascuno di noi se vogliamo riuscire - con l’attenzione, l’intelligenza e l’impegno necessari - ad essere vivi come ci occorre a farci un mondo nuovo. (...) Sappiamo che dobbiamo produrre ciascuno fatti nuovi, costruire ciascuno un sano rapporto con gli altri, il suo pezzo di mondo nuovo.(...) Se noi riusciamo ad essere la vita, chi ci può fermare?”
(Danilo Dolci, 11 marzo 1967 Piazza Kalsa, conclusione della Marcia dal Belice a Palermo)

da Menfi a Palermo 11/16 Aprile 2011
incontro finale a Borgo di Dio Trappeto 17 Aprile 2011 h10.00


Per aderire e partecipare
www.siciliaperiperi.wordpress.com | www.epicentrobelice.net
da questo link http://www.mediafire.com/?uv0a8zfel4b74m2 è possibile scaricare la locandine in pdf ad alta risoluzione

qui la pagina facebook dell'evento ufficiale: http://www.facebook.com/event.php?eid=154832444575786

giovedì 10 marzo 2011



E’ con grandissimo piacere che comunichiamo aver terminato il primo capitolo del progetto che verrà presentato al Comune: il censimento delle piante del Parco Uditore.
Fase preparatoria tecnica ma fondamentale per gettare una base solida su cui verrà sviluppato il progetto.

Questo lavoro importante, è stato svolto dagli studenti di laurea magistrale in “Scienze delle Produzioni e Tecniche agrarie”, per il corso di “Arboricoltura e Paesaggio”.
Tutto questo, sotto la supervisione e l’entusiasmo del docente, il Prof. Giuseppe Barbera al quale va tutta la nostra gratitudine.

A questo punto vogliamo sottolineare l’impegno di chi ha partecipato a questo censimento :
Tortorici Francesco
Giorgi Stefania
Chiara Claudia
Armone Graziella
Fanara Davide
Saglimbeni Antonio
Ciccarello Sebastiano
Rugirello Giuseppe
Sulis Anna Maria
Valenti Marco

A tutti loro ed al prof Barbera grazie infinte per questo grande contributo.
Grazie di cuore a nome di tutti noi, a nome del Parco ed a nome di Palermo

Christiane

http://www.mediafire.com/?nka63lqvk8r50qp

mercoledì 2 marzo 2011

Il primo uomo che, avendo recintato un terreno, ebbe l'idea di
proclamare “questo è mio”, e trovò altri così ingenui da credergli, costui è stato il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie, quanti orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i pali o colmando il fosso, avesse gridato ai suoi simili: “guardatevi dall'ascoltare questo impostore; se dimenticherete che i frutti sono di tutti e che la terra non è di nessuno, sarete perduti!”.

JEAN-JACQUES ROUSSEAU (1712-1778),dal “Discorso sull'origine e i fondamenti dell'ineguaglianza fra gli uomini”, 1753)