venerdì 3 febbraio 2012

Ci siamo trasferiti sul nostro sito ufficiale! www.parcouditore.org


Vi informiamo che da ora in poi l'attività del blog chiude.
Pubblicheremo gli aggiornamenti e le novità sul Parco direttamente sul sito ufficiale www.parcouditore.org e su twitter e facebook .
Il blog rimarrà online così chiunque potrà ripercorrere le tappe della nostra Associazione ed avere accesso ai documenti archiviati da Novembre 2010 ad oggi.

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Parco Uditore è un bene collettivo affidato alla Tua cura e fruizione.


A partire dall'ottobre 2010 un numero crescente di cittadini ha deciso di spendersi perché quest'area verde potesse essere aperta a pubblico beneficio.


Si tratta di un percorso partecipato, unico nel suo genere, che sta vedendo coinvolti cittadini, professionisti, istituzioni ed imprese, che hanno operato insieme al servizio del bene comune.
E' un progetto in divenire che pone quest'area al centro di una visione condivisa, sempre aperto a nuovi contributi ed adesioni.
Puoi prendertene cura rispettando il lavoro di quanti si sono impegnati e si stanno impegnando per la sua realizzazione.
Puoi essere parte attiva di questo progetto collettivo di cambiamento: difendendolo, contribuendo attivamente con donazioni, partecipando attivamente all'Associazione Parco Uditore.

Il processo di cambiamento che sta alla base di questo progetto è una speranza per costruire una Palermo a misura dei nostri figli.


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Il Progetto


Il progetto che si sta realizzando tiene in considerazione diversi aspetti: le richieste della cittadinanza, la qualità e i caratteri dell’area e il budget disponibile.
Sono state individuate scelte e metodologie di lavoro che generano un “low cost landscape”, che contenga le dotazioni minime per la fruizione pubblica dell’area e che metta in risalto gli elementi di qualità che in questa porzione di campagna urbana insistono.
Tutte le scelte sono orientate a tecniche e modalità eco-compatibili e/o reversibili.
Fin dal mese di novembre 2011 si è dato avvio a lavori di pulitura, potatura straordinaria e manutenzione dell’area.
Oggi si sta realizzando inoltre una nuova rete di percorsi all’interno dell’area che sarà possibile percorrere a piedi e in bicicletta, con uno sviluppo di 1.700 metri.
Saranno installati nuovi arredi fissi per esterno su progetto del gruppo di lavoro, alcuni dei quali ricavati dalla trasformazione di alcuni manufatti presenti nell’area.
Nel tempo si pensa alla creazione di un piccolo vivaio a scopo didattico e di sviluppo delle specie, che potrà essere visitato dalle scuole e dai cittadini, immaginando di fare vivere il parco come un laboratorio a cielo aperto, grazie anche e soprattutto alla partecipazione dei
cittadini volontari che potranno impegnarsi attivamente nella tutela del Parco e di questa area. Potranno essere attrezzati piccoli orti sociali dove le persone e gruppi e bambini potranno dedicarsi alla coltivazione.
Sarà realizzata un’area giochi bimbi di 2000 mq, completa di giochi adatti ai più piccini.
Per ragazzi e adulti è prevista la realizzazione di una palestra all’aperto e un circuito fitness per gli sportivi.
Queste dotazioni si realizzano grazie al generoso contributo della azienda internazionale KOMPAN, multinazionale di origine danese, specializzata nei giochi e attrezzature per parchi che ha devoluto parte del suo compenso alla realizzazione di questo progetto sociale e
paesaggistico. E’ prevista anche un’area per la meditazione e lo yoga, dove alcune strutture in bamboo creeranno piacevoli zone d’ombra.
Saranno installati nell’area pouf, panchine e tavoli. Ma anche toilette pubbliche senza barriere architettoniche e un impianto idrico che, oltre a mantenere verde il manto erboso nel periodo estivo, alimenterà fontanelle con acqua potabile.
Si sta realizzando inoltre un’area cani di 2.000 mq, appositamente recintata, dove i nostri amici a 4 zampe potranno correre liberi.
Una parte del muro che adesso recinge e nasconde l’area verrà abbattuta e sostituita con una cancellata, cosicché sarà a portata di tutti la scoperta e il godimento anche dall’esterno della bellezza del Parco.
Nel tempo sarà necessario intervenire sugli edifici storici esistenti che potranno ospitare altri servizi per i cittadini. Si pensa ad esempio ad una ludoteca e spazi per piccoli spettacoli all’aperto. Ma anche ad un sistema wi-fi aperto per gli internauti, che consentirà di collegarsi a internet liberamente nel parco.
Il Parco sarà dotato di un sistema di video-sorveglianza che garantirà la sicurezza dei cittadini e delle strutture di proprietà di tutti.
La presenza continua della Forestale, che presidierà l’area con i suoi Uffici, garantirà il controllo costante e la cura del Parco.
L’apertura quotidiana del parco seguirà le ore di soleggiamento naturale.
Tutto questo potrà realizzarsi anche grazie al tuo aiuto, se lo vorrai.



Puoi contattarci inviando un’email a: info@uparco.org
oppure scrivendoci sulle pagine Facebook: Parco Uditore Palermo
Per maggiori informazioni visita il sito: www.uparco.org




domenica 29 gennaio 2012

Spegni la TV. Esci di casa. Conosci i tuoi vicini. Saluta la gente.
Osserva quando cammini. Siediti sulla tua veranda. Pianta dei fiori.
Usa la libreria. Gioca insieme agli altri. Compra dai mercanti locali.
Condividi ciò che hai. Aiuta un cane sperduto. Porta i bambini al parco.
Onora gli anziani. Sostieni le scuole di quartiere. Aggiusta cose che non hai rotto tu.
Coltiva insieme ad altra gente. Raccogli la spazzatura.
Leggi storie ad alta voce. Parla con il postino.
Costruisci un'altalena. Aiuta a trasportare qualcosa di pesante.
Baratta. Riscopri le tradizioni. Fai domande.
Assumi giovani per dei lavori. Organizza feste. Cucina per più persone e condividi.
Chiedi aiuto quando ne hai di bisogno. Apriti agli altri. Condividi le tue abilità.
Alza la musica. Abbassa la musica. Ascolta prima di reagire con rabbia.
Risolvi conflitti. Cerca di capire.
Impara da nuove e scomode angolazioni. Sappi che nessuno è silenzioso e molti non ti staranno ad ascoltare. Lavora per questo cambiamento.

lunedì 16 gennaio 2012

Visite guidate gratuite al Parco ed ai lavori in corso

In attesa dell’inaugurazione e di poter accedere liberamente al parco, noi dell'Associazione Parco Uditore con l'aiuto dell'Associazione AGESCI - Zona Conca D'oro, organizziamo delle visite guidate, ogni 2 domeniche, di circa 50 minuti per le date seguenti:
29 gennaio
12 febbraio
26 febbraio
11 marzo
25 marzo


3 partenze al giorno sono previste: alle ore 10:00 – 11:00 – 12:00

Nell’occasione sarà possibile dare uno sguardo sul fondo e sui lavori in corso, conoscere meglio la storia e la flora di Fondo Uditore.
E’ possibile prenotarsi, inviando una mail a: info@uparco.org

Appena il limite di 30 persone verrà raggiunto, sarà segnalato nell’evento.
T’invitiamo allora a consultare le altre partenze e/o date per scegliere un’altra data.

Associazione Parco Uditore (U'Parco) http://www.uparco.org/?page_id=27
AGESCI http://www.zonaconcadoro.it/

https://www.facebook.com/events/303961829640690/

TgR Sicilia - RAI3_14-01-12 14:00 - Parco Uditore

mercoledì 11 gennaio 2012

DOCUMENTO FINALE FORUM SUI BENI COMUNI - i cantieri che vogliamo

Nel tempo della crisi economica e finanziaria globale, sperimentiamo ogni giorno sulle nostre vite il fallimento dei meccanismi democratici tradizionali e la costante erosione di uno spazio pubblico agibile, condiviso e partecipato. Le nostre esistenze sono segnate da una precarietà insostenibile e dall’impossibilità di progettare il futuro, ma anche da un progressivo isolamento che aumenta il senso di vulnerabilità e impotenza soggettivo e rende difficile immaginare azioni e proposte collettive. A questa condizione individuale corrisponde la sottrazione di risorse e spazi che dovrebbero essere condivisi, ma vengono invece mercificati e gestiti esclusivamente secondo logiche di profitto e rendita. Questo paradigma di sfruttamento, in atto a livello globale, diventa pernicioso per la nostra città fondendosi con comportamenti sociali diffusi, pratiche e meccanismi storici di gestione e controllo mafiosi del territorio, dei beni e delle istituzioni. Dal riconoscimento di questa condizione, che potremmo definire di “male comune”, è però possibile operare uno scarto che ci porti al di fuori del nostro isolamento e arrivi a prospettare un orizzonte di “bene comune” possibile.
La riflessione sull’abbandono degli spazi pubblici (e con essi sull’abbandono della città) è stata l’occasione per ripensare la possibilità della riapertura di uno spazio politico, di discussione e iniziative condivise, su questioni che ci riguardano in prima persona ma che uniscono in modo inestricabile il locale con il globale. Lo spazio politico che ha iniziato a essere vissuto e costruito in questi giorni, proprio grazie alle pratiche che ha saputo esercitare, è in sé non strumentalizzabile e non strumentale. Anche se rimane aperto all’interlocuzione, questo spazio si sottrae con forza a qualsiasi infiltrazione che intenda piegarlo a interessi elettorali o particolaristici che non pongano al centro la nozione di bene comune. Lo spazio che costruiamo si pensa al contempo come autonomo e costituente.
Il paradigma fondante del movimento cittadino Cultura Bene Comune si oppone infatti alla pura logica del mercato che in questi anni è stata portata avanti da soggetti sia pubblici che privati. Per beni comuni intendiamo le risorse naturali come l’acqua, indispensabili alla sopravvivenza; quelle materiali come gli spazi culturali sociali e politici, indispensabili al benessere di tutti, e quelli immateriali come i saperi, le arti e le culture.
Per essere comune, un bene deve essere riconosciuto come tale, e come tale rivendicato, gestito e reso accessibile.
Affermare e mettere in pratica di questo paradigma non significa per noi che le istituzioni pubbliche possano sentirsi legittimate a sottrarsi ai propri doveri nei confronti della collettività, e sottolinea anzi il fallimento della funzione statale quale garanzia dell’interesse collettivo e della democrazia. Le istituzioni pubbliche non devono dunque sottrarsi al proprio dovere di trasparenza, onestà e correttezza nella gestione della cosa pubblica e al contempo accogliere e sostenere modelli di gestioni partecipati, accessibili e quindi realmente democratici dei beni comuni. Ciò significa innanzitutto impegnarsi a rendere indisponibili alla mercificazione i beni definiti come tali.

I Cantieri culturali della Zisa rappresentano per noi il primo degli spazi cittadini da salvaguardare in questo senso per il valore concreto e simbolico che hanno avuto nella storia recente di Palermo e per il grave stato di degrado in cui abbiamo accettato che fossero lasciati. Dai Cantieri partiamo per sperimentare e proporre alla città un modello di azione virtuosa e al contempo un laboratorio di gestione alternativa di spazi e risorse che sia riproducibile ed estendibile. I Cantieri della Zisa inoltre si prestano a diventare un luogo di messa in opera di modalità di finanziamento dal basso innovative ed ecologicamente sostenibili come quelle legate alla produzione di energia fotovoltaica.
Questo percorso muove da alcuni obiettivi immediati: vogliamo che spazi come il museo di arte contemporanea e la sala cinematografica Vittorio De Seta, realizzati e allestiti con un impiego massiccio di risorse pubbliche e scandalosamente inutilizzati, siano subito riaperti al pubblico e subito ci impegniamo a vigilare su questo processo e a parteciparvi attivamente.

Rispetto al futuro dei Cantieri quanto sta accadendo in questi giorni è la più palese “manifestazione di interesse,” ben diverso da quello che obbedisce a logiche di mero profitto, da parte di numerose associazioni, artisti e cittadini riuniti nel movimento Cultura Bene Comune, in grado di fare rivivere e riconoscere questi luoghi, appunto, come beni comuni.